Lo scorso febbraio il team francese, guidato da Franck Cammas, Michel Desjoyeaux e Olivier de Kersauson ha siglato un accordo per cinque anni con il nuovo partner ufficiale Norauto. Come leader europeo nella manutenzione e l’equipaggiamento di veicoli multimarca, il brand internazionale ha sposato ambizioso progetto, che coniuga sfida umana e sperimentazione tecnologica. 

« La forza del nostro brand è una combinazione tra la reputazione e l’immagine. E’ stata costruita attraverso una presenza quotidiana nella vita delle persone,che è qualcosa che in Norauto sappiamo fare molto bene. Ma è stata costruita anche attraverso la partecipazione ad eventi ed attività che ispirano il pubblico in un modo speciale. L’America’s Cup è uno di quegli eventi: è allo stesso tempo unico e impattante. Per Norauto, la partecipazione all’America’s cup significa entrare nel sancta santorum dei maggiori brand di auto e dimostrare la nostra abilità ad innovare, sviluppare e sintonizzarsi con clienti e fornitori. Inoltre, supportando un team ambizioso, che condivide molti dei nostri valori, desideriamo far sentire il team orgoglioso di far parte della famiglia Norauto, » ha spiegato Patrick Dhennin, CEO di Norauto. 

Competizione di alto livello di fronte ai grattacieli di Manhattan
Grazie alla splendida vittoria nell’ultima regata a febbraio in Oman, Groupama Team France è salita al quarto posto della classifica generale, a soli due punti da Team New Zealand. La tappa è stata vinta dal team inglese BAR, contro il team Oracle USA. Questo fa sperare in una grande performance per il team francese, che combatterà per il podio nele acque newyorkesi.

Il programma del prossimo week-end prevede sei regate sul fiume Hudson tra Manhattan ed il New Jersey. Qualche complicazione potrebbe nascere dal vento forte previsto nei prossimi giorni. 

Nella Grande Mela Groupama Team France ritrova il suo skipper ufficiale, Frank Cammas, che è felice di tornare al timone:

« Dopo sei mesi senza poter regatare, il mio ritorno ufficiale sarà a New York tra i grattacieli e la Statua della Libertà. Nonostante questo grandioso scenario, dobbiamo concentrarci sulla performance del nostro team, visto che gli avversari non staranno lì ad aspettarci ed il campo di regata è davvero ampio. Di solito navigare le acque dell’Hudson non è semplice a questo punto dell’anno : vento e corrente possono darci momenti duri…

Sono un po’ in apprensione. Tuttavia, presto il mio istinto sportivo avrà la meglio: la nostra squadra ha avuto modo di allenarsi molto nei mesi di marzo e aprile, molto di più rispetto allo scorso anni. Domenica saremo in grado di vedere se tutto questo è servito. Comunque, il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo puntare in alto. In Oman, abbiamo accarezzato il podio. A New York, ci crediamo davvero.”